Un'ordinanza di custodia cautelare
in carcere per tre indagati, gli arresti domiciliari per uno e
l'obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia giudiziaria
per un quinto. Sono le decisione del gip Catania, dopo gli
interrogatori a cui erano stati sottoposti in applicazione della
riforma Nordio, cinque indagati dell'operazione antidroga 'El
Loco', della guardia di finanza, per cui la Procura aveva
chiesto dei provvedimenti cautelari. I reati ipotizzati, a vario
titolo, sono produzione, traffico e detenzione illeciti di
sostanze stupefacenti, aggravati per tre di essi, dalla
transnazionalità della condotta delittuosa.
L'inchiesta è quella scaturita da indagini del nucleo di
polizia economico finanziaria di Catania, gruppo operativo
antidroga del Gico, che portò il 26 settembre all'esecuzione di
un'ordinanza cautelare nei confronti di nove presunti
appartenenti a due diverse associazioni criminali che gestivano
un vasto traffico di droga.
Il nuovo provvedimento del gip prevede la custodia
cautelare in carcere per Carmelo Orazio Isaia, Rosario Platania
e Michele Ierna, i domiciliari per Giuseppe Vinciguerra e
l'obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria
per Giuseppe Leonardi.
Secondo la ricostruzione della Procura, Giuseppe Vinciguerra,
25 anni, avrebbe partecipato come investitore alla spedizione
dalla Spagna di un carico di 80 kg di stupefacente, ordinandone
una parte per poterla poi vendere. Iasia, 36 anni, e Platania,
37 anni, avrebbero provveduto a trasportare da Catania a
Siracusa circa mezzo chilo di cocaina per poi cederla a un
acquirente, salvo provvedere successivamente alla sostituzione
con pari quantità di droga per lamentele ricevute sulla qualità
del narcotico. Ierna, 24 anni, e Leonardi, 48 anni, avrebbero
effettuato un trasporto dalla Spagna di circa 6 kg di marijuana
e 5 kg di hashish.
Nel complesso, l'operazione ha riguardato 21 indagati, di cui
14 destinatari di provvedimenti cautelari personali (12 in
carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora e di
presentazione alla polizia giudiziaria). È stato inoltre
eseguito il sequestro preventivo, anche per equivalente, di
disponibilità finanziarie e altre utilità nella disponibilità e
di proprietà dei principali soggetti coinvolti fino alla
concorrenza della somma di 485.000 euro, corrispondente al
profitto derivante dal traffico di sostanze stupefacenti
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