Presentato anche a Palermo il
calendario dell'Arma 2025. A illustrarlo è stato il generale
Luciano Magrini.
Il tema di quest'anno sono i carabinieri e i giovani. I testi
che accompagnano le 12 tavole esprimono il significato del
rapporto tra nuove generazioni e legalità, con un linguaggio
diretto ed empatico, riassumendo l'amore paterno, i valori e la
fiducia nelle giovani generazioni in una sorta di testamento
morale: si tratta di un dialogo epistolare tra un maresciallo
comandante di Stazione, vedovo, e suo figlio, studente alle
prese con le sfide del quotidiano e con il dolore, condiviso con
il padre, per la scomparsa della madre.
Il maresciallo utilizza come chiave di dialogo alcuni racconti
del suo lavoro, parlando di alcuni episodi di servizio che
toccano temi come il bullismo, le dipendenze, la salvaguardia
dell'ambiente e del rispetto per l'altro, l'inclusività e la
solitudine sociale. Riesce così a superare gli ostacoli e le
difficoltà ricorrenti nel rapporto comunicativo tra adulti e
ragazzi con un metodo tanto astuto quanto discreto: conoscendo
l'abitudine del ragazzo di sfogliare album di foto che
ritraggono anche la madre scomparsa, decide di inserire dei
bigliettini al suo interno, chiedendogli di toglierli se letti
e, quindi, graditi.
Il calendario è stato realizzato con il contributo di Marco
Lodola e Maurizio de Giovanni: il primo, che ha curato la veste
grafica dell'opera, è considerato un artista del nuovo futurismo
e della pop art italiana mentre il secondo, scrittore
partenopeo, è noto per le collane de 'Il Commissario Ricciard',
'I Bastardi di Pizzofalcone', 'Mina Settembre'.
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