Tre giorni dopo la disfatta
casalinga contro il Cittadella e due giorni prima dell'anticipo
con il Frosinone, l'allenatore del Palermo, Alessio Dionisi,
prova a tirare fuori l'orgoglio. Sa che l'obiettivo stagionale è
la promozione in serie A e sa che i sedici punti racimolati in
dodici partite sono pochi, come pure che la distanza dal primo
posto, occupato dal Pisa, a quota ventisette punti, sembra
abissale.
"Non sono qua per vivacchiare. Sono qui - sottolinea il tecnico
rosanero - per fare la storia del Palermo. So che non è facile.
Il sogno rimane quello, ora pensiamo partita per partita. Col
Frosinone è una gara che vorremmo dedicare ai nostri tifosi. La
voglia di far bene si percepisce. Mi spiace che in città ci sia
delusione, speriamo di trasformarla in coraggio e ambizione".
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il campo, che al momento ha
espresso altri verdetti, non sempre confortanti, specialmente in
casa, dove le prestazioni e, soprattutto, i risultati sono
mancati. Come nello stop interno di domenica scorsa, la beffa
finale con il Cittadella.
"I risultati - ammette Dionisi - dicono che non stiamo andando
in sesta, devo andare oltre i risultati, ma la classifica non ci
piace per niente. Cerco di stimolare i ragazzi, nelle
prestazioni possiamo migliorare. Ho fiducia nei giocatori. Non
stiamo performando al cento per cento. Stiamo lavorando in una
direzione positiva, ma i risultati non sono quelli che vorremmo.
La mancanza del gol non è solo demerito degli attaccanti. "A
fine partita, domenica, i ragazzi erano consapevoli di aver
perso un'occasione. Siamo arrabbiati, le cose non stanno venendo
per come ci stiamo allenando. Ora dobbiamo spingere per essere
più efficaci in tutte le zone del campo".
A chi gli chiede più attaccanti in campo Dionisi risponde
secondo le proprie convinzioni, secondo quello che vede negli
allenamenti nel corso della settimana. "Henry e Brunori insieme?
In questo momento - assicura - la squadra non può giocare con
due punte, dobbiamo essere equilibrati; non è escluso a partita
in corso. Verre e Ranocchia insieme? L'uno non esclude l'altro,
hanno caratteristiche e qualità diverse".
La vetta della graduatoria è davvero distante. "Pisa e
Sassuolo in fuga? Non possiamo - conclude - guardare a loro in
questo momento. Dobbiamo guardare al Palermo. Siamo usciti tra i
fischi, giusti, vanno accettati. La gente si aspetta di più da
noi. Io ci metto la faccia. Dobbiamo andare avanti. Il Frosinone
ha cinque/undicesimi che giocavano in Serie A. Ha cambiato
allenatore, hanno incassato un gol nelle ultime tre. Non sarà un
match facile".
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