E' stato inaugurato questa mattina
a Bivona (Agrigento) il servizio di Telemedicina cardiologica.
Si tratta di un progetto che mette in rete le guardie mediche
dell'area interna dei comuni dei Monti Sicani con l'unità di
terapia intensiva di Cardiologica dell'ospedale "Giovanni Paolo
II" di Sciacca. "Un progetto che punta a ridurre la marginalità
sanitaria dell'entroterra agrigentino", dice il dottor Giovanni
Di Vita, cardiologo promotore e coordinatore del progetto".
Grazie a collegamento da remoto con la Cardiologia
ospedaliera di Sciacca, gli utenti del comprensorio che
afferiscono al Distretto sanitario di Bivona (che comprende
anche i comuni di Alessandria della Rocca, Cianciana, San Biagio
Platani e Santo Stefano di Quisquina) potranno fruire di una
diagnosi tempestiva in ordine ad eventuali problemi cardiaci
acuti, oltre alla possibilità di accedere con immediatezza alle
cure più adeguate al caso. Superando le difficoltà logistiche e
di collegamento del territorio montano, che dispone di vie di
comunicazione tutt'altro che agevoli, si punta a rendere
operativo un canale diretto che, per patologie nelle quali il
tempo d'intervento risulta di fondamentale importanza per il
successivo decorso medico, si traduce in un fondamentale
incremento della qualità dell'assistenza.
"Il prossimo obiettivo - ha aggiunto il direttore generale
dell'Asp di Agrigento Giuseppe Capodieci - è quello di
realizzare un pronto soccorso specifico per alcune specifiche
patologie che potrebbe sorgere a Santo Stefano Quisquina".
"Per noi quello di oggi è un giorno di festa", ha detto il
sindaco di Bivona Milko Cinà. "Questo progetto - ha concluso il
suo collega di Santo Stefano Quisquina Francesco Cacciatore -
deve essere soltanto un punto di partenza per restituire
all'intero territorio sicano la piena funzionalità in ambito
sanitario".
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