È morto a 90 anni l'ultimo
pittore di carretti siciliani, Felice Scirè, che da qualche
tempo si era trasferito dalla frazione di Tre Fontane a
Castelvetrano, sua città natale. Allievo della 'scuola' della
famiglia Ducato di Bagheria, aveva trasformato la sua casa in un
vero laboratorio di pittura e d'esposizione, per non far
disperdere la 'memoria. Quadri, cavalletti, sponde di carretti,
pennelli e colori per disegnare le scene epiche dei paladini di
Francia, della Cavalleria rusticana e del ciclo dell'Orlando
Furioso. Scirè è stato l'ultimo testimone della 'Scuola Ducato',
una delle più importanti per il lavoro di decorazione dei carri
siciliani, protagonista di uno dei primi documentari girati dal
regista Giuseppe Tornatore, poi vincitore dell'Oscar con "Nuovo
cinema Paladiso".
"A 5 anni ho iniziato a seguire mio papà Tommaso che
frequentava già Michele e Domenico Ducato - raccontò in
un'intervista all'ANSA nel 2021 - li vedevo dipingere e così ho
imparato manualità, uso dei colori, tecniche". Scirè imparò
l'arte sul campo, che esprimeva sui carretti siciliani e sulle
tele. "Abbandonai la scuola per dedicarmi all'artigianato, così
a 12 anni divenni allievo della bottega Ducato di Bagheria. Ho
conosciuto Renato Guttuso e ho ancora lucidi i ricordi di quando
lui dipingeva e io, giovane apprendista, gli tenevo la tavola
coi colori", raccontava Scirè tre anni fa. Poi è emigrato in
Svizzera e in Australia, prima di far rientro in Sicilia, a
Castelvetrano, dove ha continuato a dipingere.
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