L'assessorato regionale ai
trasporti ha revocato il finanziamento per la pista ciclabile di
Marinella di Selinunte (Castelvetrano) e rivuole indietro
l'anticipo già dato, 196 mila euro. Ora il Comune ha ricorso al
Tar Sicilia per l'annullamento del provvedimento. L'ente ha
avuto finanziata per 980 mila euro (a valere sul PO-Fesr Sicilia
2014-2020) la pista ciclabile che originariamente doveva essere
di 5,430 km ma poi è stata ridotta a 3,430 km. Il Comune,
durante i lavori, non ha realizzato un tratto di pista
(identificata come tratto 1-6) e questo, secondo l'assessorato,
"pregiudica il finanziamento dell'intero intervento".
Durante l'esecuzione dei lavori (affidata all'impresa ICM &
Engineering srl) è emerso che un tratto della pista ciclabile
lungo la strada statale 115 per Selinunte ricadeva su proprietà
dell'Anas. L'Assessorato non ha dato l'assenso alla variante in
corso d'opera e così la pista ciclabile è stata ridotta,
mantenendo, tuttavia, inalterata la funzionalità, così come da
obiettivo indicato nel progetto di massima approvato
dall'assessorato. Per i lavori realizzati sono stati spesi
469.571,76 euro. Il Comune ora ha impugnato la revoca del
finanziamento, eccependo, tra gli altri, il vizio dell'eccesso
di potere. Per il Comune "la sua mancata realizzazione (della
pista ciclabile, ndr) non refluisce sull'attuale piena
funzionalità della pista ciclabile per cui è causa", spiega il
legale dell'ente l'avvocato Francesco Vasile. Al Tar se ne
discuterà nell'udienza fissata per il prossimo 18 novembre.
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