Saranno i papà in difficoltà di
Catania a beneficiare di una delle tredici chiavi benedette da
Papa Francesco domenica scorsa in occasione della Giornata
mondiale dei Poveri. Le chiavi in bronzo, scolpite
dall'artista cattolico Timothy Schmalz, sono simbolo dei primi
alloggi del Progetto "13 Case" per il Giubileo, iniziativa
dell'Alleanza della famiglia Vincenziana, FamVin, con le persone
senzatetto (Fha): in Italia la prima verrà realizzata a Catania
e si chiamerà "Abbà padre".
Il progetto si inserisce nell'Anno Giubilare 2025 il cui
motto è "Pellegrini di Speranza", e, nello spirito del Carisma
Vincenziano, ha come scopo l'aiuto concreto alle famiglie che
vivono nella condizione di senzatetto.
Il numero 13, ricorrente, non è casuale: fu proprio San
Vincenzo de' Paoli che destinò parte di una eredità personale
per acquistare 13 case per coloro che ne erano sprovveduti con
l'intento che, una volta integrati nella società, potessero
lasciarle ad altri. Da qui l'idea di dare vita alla "Campagna 13
Case" che dal 2018 ha ospitato e aiutato oltre 10.000 persone in
70 Paesi del mondo, con l'obiettivo, durante l'Anno Giubilare,
di coinvolgere ancora più Paesi e comunità.
Quella che sorgerà a Catania sarà parte del progetto
dell'Agorà della Carità che nasce dalla Locanda del Samaritano,
da sempre impegnata al fianco dei più vulnerabili. Sarà
realizzata grazie alla generosità delle Figlie della Carità di
San Vincenzo de' Paoli, che hanno concesso in comodato d'uso
gratuito uno spazio di 5.000 metri quadrati al centro di
Catania, una parte della quale è già in uso per accogliere donne
vittime di violenza, uomini e donne italiani e stranieri senza
dimora, gruppo appartamento. Lo spazio sarà fondamentale per
ampliare le strutture di ospitalità della Locanda, ma anche di
reintegrazione nel tessuto sociale attraverso piccole esperienze
lavorative (attività, laboratori, bed&breakfast).
"L'Agorà - sottolinea padre Mario Sirica, direttore della
Locanda del Samaritano - sarà un luogo dove le persone potranno
riscoprire la loro dignità e ritrovare la speranza, è uno spazio
di confronto tra i vari ospiti che vivono questa realtà, ma è
anche uno spazio per progettare nuove risposte. Grazie all'aiuto
delle Figlie della Carità, potremo offrire non solo un tetto, ma
una vera occasione di rinascita".
L'Agorà della Carità nasce con l'obiettivo di offrire un
rifugio sicuro a chi vive situazioni di estrema precarietà:
padri separati che hanno perso la casa e il lavoro, donne con
bambini che fuggono dalla violenza, giovani neet senza
prospettive ma anche uno spazio di ospitalità destinato ai
parenti di pazienti oncologici. La nuova struttura si propone di
non essere soltanto un punto di accoglienza temporanea, ma un
vero spazio di rinascita, dove le persone possono ricevere
sostegno, percorsi formativi e l'assistenza necessaria per
ricostruire una vita dignitosa.
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