/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Busiate', un fotoracconto percorrendo i sentieri trapanesi

'Busiate', un fotoracconto percorrendo i sentieri trapanesi

Viaggio attraverso immagini e parole in luoghi ricchi di storia

PALERMO, 27 novembre 2024, 08:50

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dici Matteo Messina Denaro e pensi al territorio trapanese dove il boss mafioso ha vissuto da latitante facendo affari e imponendo il suo potere illegale.
    Quei luoghi, raccontati adesso, in un viaggio attraverso le immagini e le parole, sono invece, ricchi di storia, di monumenti, di siti archeologici: posti che rimandano alla memoria anche a fatti legati al contrasto alla criminalità organizzata. E alla cultura con, ad esempio, Gibellina, proclamata Capitale italiana dell'arte contemporanea 2026.
    È ciò che intende documentare un fotoracconto realizzato seguendo i sentieri e le strade di quel territorio con le immagini scattate dal giornalista dell'Ansa, Giovanni Franco e arricchito dai testi di, in ordine alfabetico, Fabrizio Carrera, Nicola Cristaldi, Mariza D'Anna, Giovanni Isgrò, Gianfranco Marrone e Vito Orlando, saggisti e scrittori che conoscono bene quelle realtà. Con un disegno di Franco Donarelli. È questo in sintesi "Busiate", un volume edito dalla casa editrice Libridine diretta da Francesco Sferlazzo. (220 pagine, 170 foto 20 euro).
    Il titolo del volume si riferisce ad un tipo di pasta tipico di questa parte della Sicilia occidentale.
    Scrive Giovanni Franco nella prefazione: "Percorrere una strada in penombra e improvvisamente, come se avessero acceso dall'alto mille fari, ritrovarsi immersi nella luce. Ecco la sensazione che provo quando, con la macchina fotografica, arrivo nel Trapanese".
    Sostiene Carrera: "Il trapanese è una delle province dal territorio sufficientemente vasto per offrire tanti microclimi e paesaggi diversi ma anche tramonti suggestivi.Tutta la provincia ormai è sempre più una destinazione turistica. Grazie anche al suo appeal gastronomico". E chiarisce Marrone: "Cassatelle a Castellammare, genovesi a Erice, cannoli a Dattilo. Ecco il triangolo dolciario del trapanese. Che ho sentito pronunciare la prima volta, tempo fa, quando mi capitava più spesso, per i casi della vita, di frequentare quella provincia a tutto tondo".
    Fulcro della provincia è Trapani che D'anna descrive così: "Cosa c'è di più bello di una città sul mare, adagiata su una striscia di terra curvilinea dove l'Europa finisce, dove la strada ferrata si fa piccola e silenziosa e dove non si è mai di passaggio. Trapani è accomodata nel cuore di un Mediterraneo, avamposto proteso verso il Nord Africa, terra di mezzo tra due continenti, conquistata, dominata, complessa, assuefatta ma geograficamente fortunatissima". Luoghi che hanno visto anche la nascita di tanti periodici. Scrive Orlando: "La stampa trapanese ha una storia antica, segno di una vivacità culturale diluitasi solo negli ultimi sessant'anni. Il primo foglio di cui si ha memoria risale addirittura al 1818, con "Il giornale dell'intendenza di Trapani", mensile che fu pubblicato fino alla fine dell'epoca borbonica nel 1860". Questo lembo di Sicilia è anche ricco di tradizioni tra fede e storia. Come il festino molto sentito di San Vito a Mazara del Vallo la cui direzione artistica è di Isgro. "Dall'inizio della mia esperienza capii subito che - afferma - Bisognava alzare il livello culturale dell'evento, scavando nella memoria sei-settecentesca che lo aveva generato". Quei territori fanno nascere nei visitatori il desiderio di immergersi con l'immaginazione in un mondo di misteri e di leggende. Ed è questo lo spunto per un racconto ambientato a Calatafimi Segesta scritto da Cristaldi che conosce bene quel posto essendone stato sindaco per dieci anni. "Arrivò un dio dalle penne bianche come la neve, con un potere straordinario: poteva trasformarsi in uccello a suo piacimento.
    Quando voleva esplorare le terre alte e osservare il mondo dall'alto, si trasformava in un'aquila imponente".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza