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Traffico illecito di rifiuti in Sicilia, sequestrate aziende

Traffico illecito di rifiuti in Sicilia, sequestrate aziende

Operazione Dda tra le province di Palermo e Trapani

PALERMO, 27 novembre 2024, 09:38

Redazione ANSA

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I carabinieri forestali del centro anticrimine natura, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Palermo, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 16 soggetti e di 6 persone giuridiche a vario titolo responsabili di aver partecipato ad un'associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.
    Le operazioni si sono svolte prevalentemente ad Alcamo (Trapani), ma hanno investito anche la provincia di Palermo con obiettivi anche nei comuni di Borgetto, San Giuseppe Jato, Partinico, Bagheria nonché a Palermo.
    Le indagini, avviate dal Nipaaf di Palermo nel febbraio del 2019 e proseguite fino al dicembre 2020 sotto il coordinamento della Dda, hanno consentito di accertare l'esistenza di un sodalizio criminale nel settore della raccolta, trasporto, gestione, recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. I rifiuti - tra cui parti anche meccaniche di autoveicoli, batterie al piombo, rottami ferrosi, metalli non ferrosi, imballaggi metallici, apparecchiature elettriche ed elettroniche - venivano conferiti in impianti sia privati sia da ditte non autorizzate alla raccolta e al trasporto, privi dei Fir (formulario identificazione dei rifiuti) e - senza alcun tipo di trattamento - venivano miscelati tra loro per poi essere ceduti - a titolo oneroso - come rifiuti ferrosi non pericolosi.
    La quantità di rifiuti, per il solo periodo di indagini, è stimata in oltre 3.000 tonnellate, per un ingiusto profitto quantificato in oltre 300.000 euro.
    Le indagini, svolte anche con l'ausilio di attività di natura tecnica, hanno portato al sequestro di due aziende del settore, affidate ad un amministratore giudiziario nominato dall'autorità giudiziaria, al sequestro di 16 autocarri utilizzati per i traffici e al sequestro per equivalente di 153.000 euro.
   

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