È il punto più basso della
stagione. La beffa delle beffe arriva quando mancano otto minuti
più recupero alla fine della partita. Il Palermo perde in casa
con il Catanzaro e complica terribilmente il proprio cammino in
serie B, scivolando al nono posto, uscendo dalla zona play-off,
scavalcati proprio dagli ospiti. I calabresi incassano tre punti
grazie a un 2-1 incredibile, maturati nel finale di partita,
dopo un secondo tempo condotto in avanti dai rosanero, che hanno
la colpa di non avere concretizzato le occasioni prodotte. Il
Catanzaro, invece, al primo affondo, al 38' della seconda
frazione di gioco, realizza un gol incredibile: tira Compagnon,
respinge Nedelcearu, favorendo Pompetti che, dal limite
dell'area, piazza il mancino alle spalle di un Desplanches che
non può fare nulla. I meno di ventimila spettatori dello stadio
Barbera non riescono a credere a quanto visto, dopo un secondo
tempo condotto all'attacco dai padroni di casa.
In avvio di gara il tecnico rosanero Dionisi schiera
contemporaneamente in avanti Henry e Le Douaron, autori di
discrete prestazioni, che saranno sostituiti nel secondo tempo e
fischiati sonoramente dagli spalti, in favore del beniamino
Brunori. Il primo tempo dai ritmi molto alti si conclude 1-1.
L'inizio è choc per i rosa, "bucati" da Biasci al terzo minuto,
al termine di una lunghissima azione degli ospiti. La reazione
arriva al 32', quando Nikolau corregge in rete di testa una
spizzata di Le Duaron.
La ripresa è un monologo del Palermo, ma è un canovaccio già
visto, nel senso che il predominio è sterile, non si concretizza
in gol. Brunori e Di Francesco hanno le opportunità migliori, i
padroni di casa possono anche recriminare perché al 29' c'è un
tocco di mano nell'area dei calabresi, che non viene sanzionato
dall'arbitro Arena di Torre del Greco.Dopo la rete del secondo
vantaggio degli ospiti riparte la contestazione nei confronti
dell'allenatore rosanero. La squadra resta sulle gambe, incapace
di reagire. C'è tempo per qualche scaramuccia, per scintille fra
giocatori di una parte e dall'altra. E poi una piccola reazione
targata Insigne, ma che non basta a ottenere il pareggio. Al
fischio finale, inevitabilmente, il pubblico fischia. La
frattura della tifoseria con squadra e club è sotto gli occhi di
tutti. Sarà una settimana lunghissima quella che separa il
Palermo dalla sfida in trasferta con il Sassuolo, che
l'allenatore Dionisi, sul banco degli imputati, vivrà da ex.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA