Accrescere le competenze digitali
dei siciliani maggiorenni. Questo l'obiettivo dell'iniziativa
avviata dalla Regione Siciliana, tramite il dipartimento della
Formazione professionale, nell'ambito della misura 1.7.2 "Rete
di servizi di facilitazione digitale" del Pnrr, con un
finanziamento complessivo di 13,3 milioni di euro. Attraverso i
Gal (Gruppi di azione locale), individuati come sub attuatori,
quest'anno sono stati attivati in tutta l'Isola 350 Punti di
facilitazione digitale, destinati a formare adeguatamente 239
mila cittadini entro la fine del 2025. In base ai dati
disponibili sulla piattaforma informatica "Facilita" per il
monitoraggio dell'avanzamento della misura, il trend di crescita
delle attività in Sicilia è tra i migliori, tale da generare
riscontri positivi dal Dipartimento per la trasformazione
digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, con il
quale è in atto una proficua collaborazione: nell'Isola sono
stati avviati 48 Punti di facilitazione in più rispetto ai 302
previsti dal piano operativo presentato e approvato dalla giunta
regionale a dicembre 2022; i cittadini formati crescono in media
di 15 mila al mese dallo scorso settembre ad oggi e si stima di
raggiungere quota 60 mila entro la fine del 2024. L'iniziativa,
inoltre, è in prima fila anche per l'aspetto occupazionale
legato al numero dei facilitatori formati e impiegati per
supportare gli utenti, pari a 461, e anch'esso in crescita.
"Rendere tutti i siciliani abili nell'uso degli strumenti
offerti dalle nuove tecnologie - commenta il presidente della
Regione Siciliana Renato Schifani - è una missione che ci siamo
dati affinché sempre più residenti nell'Isola posseggano le
competenze basilari utili ad affrontare le sfide della modernità
ed essere competitivi sul mercato del lavoro. Grazie al
l'impegno dei nostri uffici abbiamo realizzato in tempi molto
celeri un network capace di offrire questa formazione specifica
e di accompagnare quanti vorranno accrescere le proprie
conoscenze. È motivo di soddisfazione sia riuscire a utilizzare
speditamente i fondi del Piano nazionale di ripresa e
resilienza, sia essere tra le Regioni italiane più virtuose nel
mettere in campo le attività previste".
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