Notevole incremento del pubblico
degli spettacoli e delle visite guidate, risultati economici
lusinghieri, 60 tra nuove assunzioni e stabilizzazioni del
personale, investimenti in attrezzature. Questi i principali
traguardi raggiunti nel 2024 dalla Fondazione Teatro Massimo che
ha realizzato nel corso dell'anno 316 manifestazioni e oltre 50
attività gratuite, anche in sedi esterne al teatro; queste
ultime soprattutto per progetti di forte impatto sociale. Con la
programmazione di opere e concerti del cartellone 2024 la
Fondazione ha attratto circa 145 mila spettatori paganti con un
aumento significativo del pubblico dei giovani under 35 che ha
fatto registrare più di 45 mila presenze. I ricavi dalla vendita
dei biglietti hanno raggiunto 2 milioni 745 mila euro che,
insieme a 1 milione 395 mila euro derivanti dalla vendita degli
abbonamenti, hanno raggiunto un incasso totale di circa 4
milioni 140 mila euro, il risultato più alto nella storia della
Fondazione. Il primato dell'opera con il maggior numero di
spettatori va a "Turandot", che si consacra lo spettacolo più
visto al Teatro Massimo, con oltre 11 mila spettatori e un
incasso lordo di poco più di 600 mila euro. Anche le visite
guidate continuano a crescere con numeri importanti, superando
200 mila visitatori e generando incassi superiori a 2 milioni di
euro. Cresce anche il pubblico digitale sui social Facebook,
Instagram e TikTok. E aumentano anche le visite al sito
teatromassimo.it con un +8% rispetto all'anno precedente e un
totale di 370.000 contatti.
"Nel 2024 si è registrato il secondo miglior risultato della
storia del Teatro Massimo in termini di spettatori paganti -
dice il Presidente della Fondazione e Sindaco di Palermo Roberto
Lagalla - Questo e tutti gli altri dati dell'anno appena
trascorso confermano la bontà dell'offerta artistica del teatro
e di questo ringrazio il Sovrintendente Betta, i lavoratori e le
maestranze dello spettacolo per il grande impegno e dedizione
messi in campo".
"In fondo basta guardare l'ingresso del teatro per
comprendere quali possano essere il nostro sguardo e la nostra
strategia per il futuro - aggiunge il Sovrintendente Marco Betta
-. Ci sono i due leoni bronzei con le loro allegorie: quello
della Tragedia dello scultore Benedetto Civiletti che guarda
all'esterno, verso la città e oltre; e quello della Lirica dello
scultore Mario Rutelli che guarda verso il Teatro. Ed è quello
che pensiamo noi: uno sguardo all'interno, ai lavoratori del
teatro, al suo pubblico e uno all'esterno alla città, ai
quartieri ma soprattutto all'estero per rafforzare il ruolo
internazionale che il Teatro Massimo ha già".
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