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Fondazione Orestiadi presenta le nuove donazioni di opere

Fondazione Orestiadi presenta le nuove donazioni di opere

Il 19 gennaio nella ricorrenza dell'anniversario del terremoto

PALERMO, 14 gennaio 2025, 11:23

Redazione ANSA

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Nella ricorrenza del devastante terremoto del Belice del 1968, la Fondazione Orestiadi come di consueto ne celebra la memoria nel segno dell'arte e della cultura. Domenica 19 gennaio alle ore 11.00 al Baglio di Stefano si rinnova l'appuntamento annuale con la presentazione delle nuove donazioni all'istituzione siciliana, e delle opere realizzate dagli artisti in residenza. Quest'anno sono Guido Baragli, Mario Benedetti, Leonardo Fisco, Matteo Fraterno, Francesco Preverino, Jano Sicura, Rossana Taormina e Michele Tombolini, i protagonisti. Otto artisti che appartengono a generazioni diverse, differenti ambiti delle arti visive e da diverse città italiane (Venezia, Terni, Napoli, Torino) oltre che dalla Sicilia, rappresentano insieme un interessante spaccato della produzione artistica contemporanea, mantenendo viva l'idea dell'arte come motore del rinnovamento. Una visione che ha animato la ricostruzione di Gibellina e la fondazione del Museo delle Trame Mediterranee trovando legami e conferme nella storia. Dalle opere in città di Consagra e Burri, da Paladino a Schifano e Accardi; dalle presenze di Beuys e Isozaki, al Cerchio della vita di Long, dai versi degli antichi poeti siculo-arabi a quelli dei contemporanei, da Adonis a Evtushenko, solo per citarne alcuni, per arrivare fino ai nostri giorni. Le opere allestite negli atelier del Baglio e negli spazi esterni, testimoniano i progetti espositivi e le relazioni intercorse con gli artisti, come le otto ceramiche policrome di Leonardo Fisco (Sciacca 1938), l'opera dal titolo Ti-mpone, 2023 di Matteo Fraterno (Torre Annunziata,1954), e quella di Michele Tombolini, (Venezia 1963); tutti artisti invitati in alcune delle mostre proposte dalla Fondazione nel corso del 2024. L'installazione Domicili coatti, 1998 di Guido Baragli (Palermo,1962-2023), proviene da Gemma Insalaco, che con questa donazione al museo ha voluto ricordare la memoria del compagno scomparso Nicola Bravo.
    Mentre dalle residenze artistiche provengono le opere realizzate da Francesco Preverino (Settimo Torinese, 1948), che alla città ha dedicato il trittico Gibellina, 15 gennaio 1968; e da Rossana Taormina (Partanna, 1972), artista nata in un piccolo paese della Valle del Belìce, dove trascorre la sua infanzia all'indomani del terremoto.
    Negli spazi esterni del Museo si presentano le opere del maestro Mario Benedetti (Terni 1938), grande interprete dell'incisione, e dell'artista siciliano, di formazione tedesca Jano Sicura (Ferla,1950).
   

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