Il Palermo si inchina alla capolista Pisa, che capitalizza con grande cinismo due occasioni ed espugna lo stadio Barbera per 1-2.
I nerazurri, allenati da Pippo Inzaghi, in attesa che il Sassuolo domani affronti la Juve Stabia, si gode il primato per una notte.
I rosanero e il loro
allenatore Alessio Dionisi tornano sul banco degli imputati.
Concreti i nerazzurri, confusi e timidi i padroni di casa, che
alla fine dei novanta minuti producono più occasioni, ma senza
riuscire ad acciuffare nemmeno il pari.
La prima frazione di gioco per il Palermo è uno strazio. I
rosanero sono piuttosto abulici e disorganizzati e si fanno male
da soli. Al 12' regalando un rigore agli avversari, per un tocco
di mano di Ranocchia. Un minuto dopo, dal dischetto, Rus segna
lo 0-1 in favore dei toscani. Al 26' ancora autolesionismo
rosanero: il giovane Desplanches, tornato titolare dopo due
giornate, sulla pressione di Lind confeziona un pasticcio
clamoroso, cicca il pallone e dà la possibilità a Lind di
segnare a porta vuota. C'è una timida reazione prima
dell'intervallo, che però si risolve soltanto in un fuorigioco
di Brunori e in un colpo di testa di Magnani, l'ultimo arrivato,
su corner di Ranocchia: la conclusione, però, non è nello
specchio.
Dopo l'incubo della prima frazione di gioco, la ripresa inizia
meglio. Il Pisa bada al sodo, con grande organizzazione
difensiva, ma Brunori riesce a superare il "muro". Su assist di
Segre, l'attaccante segna il suo terzo gol in campionato. Una
rete convalidata dopo un conciliabolo post-Var della squadra
arbitrale. Il gol rianima un po' i tifosi, meno la squadra. Sono
poche le idee di gioco, qualche lancio lungo, qualche pallone
perso. Nell'ultimo quarto d'ora il neo entrato Di Francesco
prova a scompaginare un po' lo spartito della gara. Le Douaron
ci prova in rovesciata, ma c'è qualche compagno in fuorigioco. A
cinque minuti dalla fine il portiere del Pisa, Semper, dice no a
una punizione di Ranocchia. Poco dopo Semper si ripete ancora,
con un grande intervento che neutralizza una conclusione mancina
di Le Douaron. Decima sconfitta in ventiquattro partite, numeri
che non s'addicono a una formazione che aspira alla serie A.
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