ll gup di Palermo Cristina Lo Bue ha condannato complessivamente a oltre due secoli di carcere 26 persone imputate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso e spaccio di droga.
Il processo si è svolto in abbreviato.
L'indagine che ha portato al processo, coordinata dalla
direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore
Maurizio de Lucia, un anno fa assestò un pesante colpo allo
smercio di droga nei quartieri Sperone e Brancaccio. Per
entrare nei "fortini" della droga vennero impegnati agenti
infiltrati che riuscirono ad avere contatti con i vertici del
gruppo criminale che gestiva lo spaccio. L'indagine accertò
anche gli interessi di Cosa nostra nella distribuzione dei
guadagni provenienti dall'attività illecita. Nel corso dei
controlli si scoprì che la vendita dello stupefacente avveniva
24 ore su 24, con una rigida organizzazione dei turni di pusher
e vedette.
Queste le pene decise dal giudice: 9 anni e 4 mesi per
Salvatore Agnello, 8 anni e 2 mesi per Davide Anselmo, 10
anni e 10 mesi per Davide Giuseppe Arduino, 14 anni e 4 mesi
per Nicola Argeri, 20 anni per Pietro Argeri, 14 anni e e 6
mesi per Samuele Argeri, 12 per Alessio Salvo Caruso, 6 anni e
8 mesi per Maria Chiappara, 18 anni per Sebastiano Chiappara. A
4 anni è stata condannata Daniela Chiovaro, a 8 Paolo Chiovaro,
a 2 anni e 8 mesi Salvatore Cipolla, a 4 anni Salvatore
Fiorentino, a 6 anni e 9 mesi Luigi Iemmito, a 19 anni e 3
mesi Gaetano Ingrassia, a 8 anni e 2 mesi Isidoro Lo Nardo, a 7
anni Giuseppe Lucchese, a 5 anni e 4 mesi Vincenzo Lucchese, a
17 anni e 9 mesi Pietro Mazza, a 4 anni Antonino Messina, a 5
anni e 9 mesi Francesco Messina, a 10 anni e 4 mesi Salvatore
Messina. A 11anni e 8 mesi è stato invece condannato Salvatore
Navarra, a 10 anni e 4 mesi Antonino Ricotta, a 11 anni e 8
mesi Girolamo Tarantino e a 8 anni e 4 mesi Salvatore Zora.
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