Si è conclusa la prima missione in Camerun del team di Cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina nell'ambito del progetto 'Cuori ribelli' supportato dalla ong italiana 'Una voce per Padre Pio'.
I medici
hanno eseguito visite e interventi nell''Hopital general',
struttura pubblica della capitale Yaoundé.
"Abbiamo effettuato - ha spiegato il primario Sasha Agati -
uno screening cardiologico di secondo livello su 50 pazienti,
arruolando i pazienti in una lista operatoria per interventi da
eseguire in Camerun e in un'altra quelli da trattare in Italia
per operazioni più complesse.
Abbiamo eseguito 21 interventi
chirurgici su pazienti che presentavano una cardiopatia
congenita in 'storia naturale'. Pertanto, anche eseguire una
chiusura di un dotto arterioso di botallo rappresenta un
elevatissimo rischio connesso alla dimensione del dotto e
soprattutto al grado di danno al circolo polmonare e all'intero
sviluppo corporeo".
Il progetto 'Cuori ribelli' ha come obiettivo principale
quello di garantire l'accesso a cure cardiologiche gratuite per
pazienti provenienti da fasce sociali svantaggiate, che
altrimenti non potrebbero ricevere trattamenti adeguati. Tra le
principali attività prevede interventi di cardiochirurgia
gratuiti e la creazione delle condizioni necessarie per offrire
interventi salvavita, oltre al programma Medical evacuation,
ovvero il trasferimento in Italia dei pazienti con condizioni
cardiologiche più gravi. Il progetto prevede anche un
investimento nella formazione del personale medico e sanitario
locale.
L'ospedale di Yaoundé ha fornito la struttura, gli operatori
sanitari locali e coperto i costi di ospedalizzazione dei
pazienti. L'ong 'Una voce per Padre Pio' ha supportato il resto
del budget , come viaggi, logistica, sicurezza per il team, e
l'acquisto di tutti i materiali di consumo della sala
operatoria. Il coordinatore del progetto è Enzo Palumbo,
presidente e fondatore della ong.
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