Sono quasi un milione gli italiani
colpiti da forma grave di asma su 3 milioni di ammalati
complessivi nel nostro Paese e per garantire ai pazienti un alto
tenore di vita è fondamentale la scoperta di nuovi farmaci e una
medicina di precisione. Questi gli argomenti principali emersi
dalla due giorni "International Summit on Severe Asthma and
Concomitant Diseases", il convegno dedicato all'asma grave e
alle patologie concomitanti che si è svolto a Palermo,
patrocinato dalla Società italiana di medicina respiratoria in
età geriatrica, con "Collage Spa" come provider. Al convegno,
diretto da Nicola Scichilone, professore ordinario malattie
dell'apparato respiratorio e direttore dell'unità di pneumologia
dell'Università di Palermo, e con il coordinamento scientifico
di Alida Benfante, hanno preso parte esperti e ricercatori di
fama nazionale e mondiale. "L'asma è una patologia molto diffusa
che può evolvere in forme gravi - dice Scichilone - Oggi è
fondamentale avvalersi di diverse figure professionali per
garantire ai pazienti cure efficaci, mettendo al centro
ovviamente lo pneumologo. Il consiglio migliore per il paziente
è quello di abolire il ricorso alle terapie solo al bisogno. La
patologia asmatica può essere insidiosa, mantenersi silente per
poi esplodere in forma grave. Quindi - aggiunge - è
fondamentale, alla comparsa dei primi sintomi, il ricorso
immediato allo specialista". Vanno sfatati alcuni luoghi comuni,
infatti, l'asma viene spesso considerata una malattia non grave
facilmente gestibile dal paziente stesso. E non è proprio così.
"Nel mondo ci sono più di 330 milioni di soggetti asmatici. Solo
in Italia sono circa 3 milioni e, di questi, il 30% sono affetti
da asma grave. Quindi un milione di pazienti che necessitano di
cure particolari - dice Giuseppe Arcoleo, dirigente medico
ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo - Oggi sono disponibili
nuovi farmaci che consentono al paziente asmatico una qualità
della vita migliore rispetto anche al recente passato. Si tratta
di anticorpi monoclonali che bloccano le proteine responsabili
della cascata infiammatoria che caratterizza l'asma. Registriamo
progressi importanti anche sul piano della diagnostica".
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