Sono stati presentati oggi a
Palermo, i risultati del progetto di telemedicina messo a punto
dall'ospedale siciliano, con il patrocinio dell' associazione
nazionale per le malattie infiammatorie croniche dell'Intestino
e sviluppato con la piattaforma MyHospitalHub Pro, realizzata da
AdiLife e ceduta a titolo gratuito da Takeda Italia. I pazienti
con colite ulcerosa e malattia di Crohn sono in costante aumento
e si tratta di patologie che hanno evoluzioni imprevedibili: ci
sono casi in cui i controlli in presenza non sono necessari,
mentre è importante intervenire tempestivamente quando si
presenta una riacutizzazione. Questa è una delle motivazioni che
ha spinto la dottoressa Maria Cappello, Responsabile
dell'Ambulatorio Ibd, e il professore Calogero Cammà, Direttore
di Gastroenterologia ed Epatologia del Policlinico ad adottare
la piattaforma di telemedicina. "La telemedicina può avere un
impatto estremamente positivo sulla qualità della vita dei
pazienti durante il follow up, sia per chi ha la malattia sotto
controllo sia, di riflesso, per i casi più severi, a cui noi
medici potremmo dedicare più tempo - spiega Cappello - I primi
dati, ottenuti da uno studio che ha coinvolto circa 80 pazienti
nell'utilizzo della piattaforma, sono molto incoraggianti e, una
volta validata, la piattaforma potrà essere esportata anche in
altre strutture che si occupano di Ibd: la scalabilità è un
ulteriore valore del nostro progetto pilota. È però fondamentale
che questi sistemi e il lavoro svolto da remoto dai clinici
vengano riconosciuti anche dal Sistema sanitario nazionale per
gli aspetti che attengono ai rimborsi".
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