E' stata istituita al Policlinico
Universitario di Messina l'Unità Operativa di Chirurgia del
Peritoneo e del Retroperitoneo, la prima, non solo in Sicilia,
ma anche in tutto il Sud ed una delle pochissime esistenti su
tutto il territorio nazionale. La responsabilità dell'Unità
Operativa è stata affidata al Prof. Antonio Macrì, ordinario di
Chirurgia Generale e Direttore della Scuola di Specializzazione
dell'Università di Messina, che tratta queste patologie ormai da
circa 20 anni. L'Unità Operativa svolge, prevalentemente, la
propria attività nel campo dei tumori del peritoneo, sia
primitivi (mesotelioma, carcinoma sieroso-papillare), che
secondari (carcinosi peritoneale) e del retroperitoneo
(sarcomi). "È stato dimostrato infatti - spiega Macrì - che
alcune tipologie di tumori, come quelli del colon e dello
stomaco, considerati big killer oncologici, potranno sviluppare,
nel 40-70% dei casi, una diffusione peritoneale, evitabile, in
un numero consistente di casi, mediante l'applicazione di
tecniche all'avanguardia. L'Unità Operativa si avvale infatti
delle tecniche più evolute nel campo della chirurgia oncologica
addominale, quali la chirurgia citoriduttiva associata alla
chemioipertermia intraperitoneale (Hipec) e la chemioterapia
pressurizzata mediante approccio laparoscopico (Pipac), che
consentono sostanziali miglioramenti della sopravvivenza e della
qualità di vita dei pazienti. I sarcomi retroperitoneali sono
trattati invece mediante chirurgia compartimentale, raramente
associata all'HIPEC, che consente, tramite resezioni
multiviscerali, un miglioramento prognostico rispetto alla
chirurgia tradizionale. L'Unità Operativa, riconosciuta, dalla
Società Italiana di Chirurgia Oncologica (Sico), come Centro di
Riferimento per la Cura dei Tumori Peritoneali, lavora in
sinergia con le principali Istituzioni nazionali ed
internazionali impegnate nella cura dei tumori addominali".
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