Nei primi giorni di marzo del 1980 un collezionista saccense incontrò il sindaco - esteta e ne restò affascinato, tanto da dirottare su Gibellina, che da poco più di dieci anni tentava di rimettersi in piedi, la sua enorme collezione di grafica.
Il collezionista era Nino Soldano, il sindaco Ludovico Corrao: nasceva così la prima cellula del Museo d'arte contemporanea di Gibellina, sotto il tratto di Enrico Baj, Corrado Cagli, Pietro Consagra, Mimmo Rotella, Mario Schifano, per citarne solo alcuni.
Non esisteva una sede, non
c'erano spazi, le 83 opere della collezione Soldano furono
momentaneamente conservate nei locali della scuola elementare e
da lì trasferite, un anno dopo, in un'ala dell'Istituto. A
distanza di trent'anni, e più, di vicende diverse, dopo l'ultima
chiusura per ristrutturazione con fondi comunitari durata sei
anni, il Museo viene riconsegnato alla comunità. Ieri il MAC, il
Museo d'arte contemporanea "Ludovico Corrao" di Gibellina è
stato inaugurato alla presenza del presidente della Regione
Siciliana Nello Musumeci, dell'assessore regionale ai Beni
Culturali Alberto Samonà, del direttore generale alla Creatività
contemporanea del Ministero della Cultura, Onofrio Cutaia; del
vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, della figlia
del senatore Ludovico Corrao, Francesca, dell'architetto Mario
Cucinella, incaricato del progetto di valorizzazione del Cretto
di Burri. Dal sindaco di Gibellina Salvatore Sutera e
dall'assessore alla Cultura Tanino Bonifacio - artefici della
riapertura - è giunto l'appello ad una legge speciale a tutela e
valorizzazione dell'inestimabile patrimonio . L'attore
Alessandro Preziosi ha letto frammenti de "La notte di
Gibellina" di Massimo Recalcati. Omaggio a Franco Battiato del
suo storico tastierista e amico Angelo Privitera che ha eseguito
al pianoforte brani del cantautore, scomparso.
Il MAC ritorna alla luce dopo un complesso riallestimento che
ne ridisegna interamente gli spazi, permettendo l'esposizione di
400 opere, il doppio di quante erano esposte prima della
chiusura, ma solo una piccola parte delle oltre duemila che
compongono "l'intera collezione, la più vasta del Sud Italia"
come scrive il ministro della Cultura Dario Franceschini nel suo
messaggio di saluto. Un progetto di riappropriazione del
territorio che passa anche dal recupero e dal restauro, con la
collaborazione dell'Accademia di Brera, di numerose opere che
punteggiano Gibellina, restituendo un museo en plein air, unico
nel mondo.
Pittura, sculture, grafica, fotografie e maquette delle grandi
opere di Gibellina Nuova e del Cretto di Burri, suddivise in
otto sezioni che segnano il percorso espositivo
storico-cronologico, dal primo '900 alle ultime Avanguardie. E
raccontano una storia contemporanea della rinascita nel segno
dell'arte. Costruito e impaginato dal Comune di Gibellina, su
progetto museologico di Tanino Bonifacio e allestimento di
Alessandro Becchina, il MAC Museo d'arte contemporanea Ludovico
Corrao è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Presidenza
della Regione Siciliana, dalla Presidenza dell'Ars; dagli
assessorati regionali al Turismo e ai Beni culturali e
all'Identità siciliana e dalla Fondazione Orestiadi ed è
inserito nella Rete Museale Belicina.
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