Il vino del territorio come
prodotto rappresentativo di una filiera di relazioni, al centro
del Terre Sicane Wine Fest 2021 che si è svolto a Contessa
Entellina, il suggestivo borgo arbëreshë, dal 20 al 22 Agosto.
Quest'anno focus sul Grillo, il vitigno autoctono a bacca bianca
che ha meritato un concorso enologico ad esso dedicato. Nella
giornata di apertura dei lavori una giuria di tecnici presieduta
dal giornalista e docente Luigi Salvo e composta dai commissari
specializzati Valeria Lopis, Marcello Malta, Fabio Cristaldi,
Antonino Maggio, Dario Costanzo, Amanda Arena, Domenico Vecchio,
si è riunita per decretare attraverso un blind tasting il
"Miglior Grillo delle Terre Sicane 2021" e attribuire il "Premio
Piacevolezza", vinti rispettivamente da Rahana Grillo 2020 della
cantina De Gregorio ed Helios Grillo 2019 della cantina Di
Giovanna. Subito dopo si è svolto il convegno "Il vino come
ambasciatore del territorio".
Su questi temi è intervenuto da remoto il sindaco di Contessa
Entellina Leonardo Spera. "Questa terza edizione del Terre
Sicane Wine Fest ancora una volta ci consente di guardare al
territorio con tanta speranza. - ha spiegato - Grazie ad un
forte lavoro di squadra abbiamo messo in rete le bellezze
storiche, artistiche, enogastronomiche ma soprattutto umane.
Abbiamo capito che dobbiamo essere protagonisti: non fa
differenza che ad attivarsi sia un ingegnere o un pastore di
pecore, il territorio vale per quanto noi lo facciamo valere".
Il pubblico in questa edizione ha potuto partecipare all'unico
evento con posti limitati a cura di Slow Food - Comunità del Bio
Distretto dei Borghi Sicani Condotta di Sciacca che ha chiuso la
prima giornata con la Cena del Bio Distretto dei Borghi Sicani"
ed un menù medievale.
"Ci stiamo preparando al meglio per fare turismo di qualità,
- continua il sindaco Spera - per accogliere con ciò che di
buono abbiamo. Il vino è un elemento importantissimo per questa
idea di sviluppo. L'evento Terre Sicane Wine Fest aspira ad
essere unico nel settore per le particolarità che lo
contraddistinguono: prima fra tutte l'Abbazia Santa Maria del
Bosco lo straordinario complesso benedettino che ci ha ospitato
e poi per i valori di identità ed appartenenza al terroir
espressi dal nostro vino, sempre più apprezzato nel mondo".
Il wine fest è stato arricchito dagli show cooking degli
Chef Giovanni Montemaggiore ed Anthony Andaloro e dagli
educational tour presso i produttori locali curati dal Bio
distretto Borghi Sicani con il progetto BioShopSicilia.
Al convegno sono inyervenute diverse Strade del Vino in Sicilia
e alcuni Gal, compreso quello del Ducato di Parma.
"Attraverso il vino siamo stati capaci di creare connessioni e
potenziare la nostra proposta d'accoglienza - racconta Gori
Sparacino, responsabile regionale e fondatore della Strada del
Vino delle Terre Sicane - sono molte le storie di rientro dei
nostri giovani legate proprio al vino e questo ci fa pensare che
rappresenta il nostro passato ma anche il nostro futuro".
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