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In evidenza
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(di Max Firreri)
"La cooperativa? È nata per
essere volano di sviluppo sano". Non usa mezzi termini la
fondatrice e presidente della cooperativa 'Sicily food, Belìce
valley" l'avvocato Valentina Blunda nel raccontare questa realtà
nata nel dicembre 2022, un mese prima che arrestassero il boss
Matteo Messina Denaro. Nei territori dove la cappa mafiosa s'è
avvertita per decenni, la nascita della cooperativa con sede a
Santa Ninfa va letta come una 'ribellione' a un sistema che, da
più parti, è stato considerato difficile. Stiamo parlando del
mercato della commercializzazione delle olive da mensa che nel
triangolo fra Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna
frutta ogni anno milioni di euro: "il mercato è manipolato sia
per l'imposizione dei prezzi da parte dei commercianti che per i
pagamenti super dilazionati che arrivano anche a 12 mesi",
spiega la Blunda.
Gli agricoltori, senza volerlo, vivono condizioni di
sudditanza rispetto ai grossi commercianti. "La cooperativa è
nata per volontà di chi ha deciso di rischiare da sé per dare il
giusto valore al proprio prodotto - racconta la presidente -,
oggi siamo in 30 produttori ma il numero crescerà. Ci vogliamo
muovere su un terreno di parità e non certo di sottomissione".
Chi in passato ha denunciato intermediazioni non regolari in
questo mercato manipolato, è stato intimidito. Come Nicola
Clemenza di 'Libero futuro' al quale è stata bruciata l'auto
davanti casa. "Gli accordi commerciali tra agricoltori e
commercianti spesso non vengono rispettati - aggiunge Blunda - e
il gioco tra le parti viene vinto dai più grossi, a discapito
degli agricoltori che, come le formiche, sopravvivono".
Tra Castelvetrano e Campobello di Mazara c'è il maggior
numero di commercianti di olive. Lo è diventato anche Giovanni
Luppino, l'autista del boss latitante Matteo Messina Denaro. Nel
processo a suo carico è emerso che avrebbe chiesto soldi a un
imprenditore di Castelvetrano e quest'ultimo, sentito in
udienza, si sarebbe rifiutato.
"Già quest'anno i commercianti hanno adottato un prezzo più
alto per gli agricoltori - spiega ancora Blunda - attualmente
tramite i soci produttori copriamo 250 ettari di uliveto e alla
cooperativa hanno già chiesto di entrare altri agricoltori.
Questo ci fa ben sperare, come anche il fatto che vicino a noi
c'è il dipartimento agricoltura della Regione Sicilia e la Lega
cooperative".
"L'intelligenza ha superato la furbizia", così commenta la
nascita della cooperativa Vito Giaramita, socio e titolare di un
frantoio. E Valentina Blunda annuncia altre iniziative:
"vogliamo avere un ruolo economico, sociale e culturale per il
territorio - dice - ecco perché pensiamo a far rinascere il
Consorzio di tutela e una scuola dell'olio".
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