Sono quasi 28mila le richieste di
contributo per la ricostruzione degli edifici privati
danneggiati dal terremoto che devastò nel 2016 il Centro Italia,
per un importo di 10 miliardi e 24 milioni di euro. Lo si evince
dal Rapporto di fine mandato presentato oggi dall'ormai ex
commissario straordinario alla ricostruzione post sisma,
Giovanni Legnini, alla presenza anche del neo commissario, sen.
Guido Castelli (Fdi). Dal Rapporto - i cui dati si riferiscono
al quadro al 31 dicembre 2022 - emerge anche che le richieste
approvate dagli Uffici speciali sono pari a 15.737, con la
concessione di contributi per 5 miliardi e 300 milioni. Mentre
le somme erogate alle imprese, a fronte dello stato di
avanzamento dei lavori autorizzati, hanno raggiunto i 2,4
miliardi di euro. I cantieri conclusi, a fine anno, sono 8.318,
cui corrispondono circa 20mila singole unità residenziali o
produttive riconsegnate, quindi, a famiglie e imprese.
Nel corso dell'ultimo anno le nuove domande di contributo
presentate sono state 6.064, per un valore di 3,4 miliardi.
Circa 2.500 di queste domande sono state inoltrate in forma
semplificata dai cittadini che beneficiano del contributo di
autonoma sistemazione (Cas) o dell'alloggio nelle soluzioni
abitative di emergenza, e che dovranno essere completate entro
il 15 marzo 2023. I progetti approvati dagli Uffici regionali
sono stati 3.581, con un contributo concesso di 1,6 miliardi di
euro. Nel 2022 sono stati portati a termine i lavori in 2.365
cantieri, che hanno riguardato la ricostruzione o la riparazione
di circa 5 mila unità immobiliari.
Negli ultimi tre anni, da gennaio 2020 a dicembre 2022 - il
tempo in cui è rimasto in carica il commissario Legnini - i
progetti di ricostruzione e richieste di contributo presentati
agli Uffici speciali della ricostruzione delle quattro regioni -
Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria - sono stati 15.860, per un
valore di circa 6 miliardi di euro. I progetti approvati sono
stati 11.474, per un importo di 4,3 miliardi. I pagamenti alle
imprese sulla base dei lavori effettuati sono ammontati a 2,1
miliardi. I cantieri conclusi in questi tre anni sono oltre
6.300, per quasi 15 mila singole unità immobiliari riconsegnate
a famiglie e imprese.
Sul fronte della ricostruzione pubblica si è passati dai
circa 1.300 interventi finanziati con 1,8 miliardi dell'inizio
del 2020, ai quasi 2.500 attuali, con un impegno di 3,6 miliardi
di euro, in seguito all'ultimo ciclo di programmazione che ha
interessato nuovi interventi di rigenerazione urbana connessi al
danno da sisma per Lazio, Umbria ed Abruzzo, mentre il piano per
le Marche, per circa 740 milioni di euro, è in corso di
elaborazione da parte della Regione. A questi si aggiungono
1.251 chiese e edifici di culto finanziati con ulteriori 800
milioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA