"Il sistema operativo della
ricostruzione va mantenuto e rafforzato se possibile": è quanto
ha detto il senatore Guido Castelli (Fdi), commissario in
pectore della ricostruzione post sisma dell'Italia Centrale,
intervenendo nella presentazione del Rapporto di fine mandato
del commissario uscente, Giovanni Legnini. "Tre cose si sono
rese chiare nel tempo - ha spiegato Castelli -. La prima è che
la ricostruzione è una realtà dinamica che va continuamente
aggiornata, sottoposta a manutenzione e osservata perché quando
sei convinto di aver raggiunto il risultato c'è qualcosa che
rende magari vulnerabile quel risultato stesso. Adesso è
importante arrivare agli stati finali dei processi", ha
sottolineato. La seconda "è che la ricostruzione è una realtà
di relazione, è il frutto concomitante dell'azione di
tantissimi. La terza - ha aggiunto - è che la ricostruzione ha
un senso nella misura in cui si mantenga il flusso vitale dei
borghi che dovremo ricostruire". "Dobbiamo sempre più
allontanare lo spettro della casa ricostruita, ma vuota - ha
sottolineato il senatore -. Lo abbiamo fatto fino adesso e lo
dovremo fare ancora di più, in tal senso ci aspettiamo molto dal
Fondo Complementare Sisma e dovremo concentrarci sui borghi meno
facili da raggiungere". "Dovremo lavorare per convincere il
singolo nucleo famigliare a non mollare e a restare, lo
spopolamento - ha detto ancora Castelli -, è un tema che non
riguarda solo il cratere ed è un ulteriore elemento aggiunto
della sfida che ci attende". Parlando della ricostruzione dei
territori più colpiti, il futuro commissario ha evidenziato come
il terremoto del 2016 sia stata "una delle più grandi tragedie
dell'Italia repubblicana", e che il recupero di città e borghi
"potrà essere un esempio nella misura in cui saremo in grado,
non solo di ricostruire, ma di mantenere vive le aree interne
che sono l'orgoglio di questa nazione e che rendono bello e
funzionale l'Appennino centrale". Castelli, intervenendo sugli
Uffici speciali e sugli addetti dei Comuni impegnati nelle
pratiche della ricostruzione, ha sottolineato come
"rappresentino un patrimonio fondamentale su cui dovremo
concentrare attenzione circa la necessità di dare continuità e
stabilità". "Un domani probabilmente saranno anche l'ossatura
delle pubbliche amministrazioni del cratere che hanno bisogno di
essere sostenute", ha concluso Castelli, che non ha mancato di
ringraziare tutti gli attori della ricostruzione ed evidenziare
il lavoro svolto da Legnini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA