La Costa
Concordia al Giglio è immersa di 30 metri. Con il
rigalleggiamento dovrà emergere di circa 12 per ottenere un
pescaggio di circa 18 metri e mezzo: poi potrà essere trainata
via mare e, soprattutto, potrà accedere alla diga foranea e al
molo est del porto di Genova Voltri. Dal 14 luglio si devono far
emergere gradualmente quattro ponti, dal 6 fino al ponte 3
compreso. La nuova linea di galleggiamento sarà quindi fra il
ponte 2 e il 3.
Una volta a Voltri, si spiega dal consorzio Titan Micoperi,
il progetto di smaltimento e riciclo prevede una prima fase in
cui il relitto sarà alleggerito con attività quali la rimozione
di arredi interni e degli allestimenti dei ponti emersi. In
questo modo si dovranno guadagnare alcuni metri in più, circa
tre da definire a seconda dell'effettivo pescaggio del relitto
una volta rigalleggiato.
Nei giorni scorsi al processo di Grosseto era stato chiesto
da Costa spa di dissequestrare la nave dovendo intervenire per
smantellare presto una parte così da togliere pesi, migliorarne
il pescaggio e farla agevolmente avvicinare alle banchine dove
verrà demolita.
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