Gli Usa non hanno più insorti, presunti terroristi o talebani detenuti in Afghanistan: hanno chiuso in maniera definitiva con il carcere nella loro base di Bagram, ad una quarantina di km da Kabul, divenuto negli anni uno dei simboli delle torture inflitte ai prigionieri, tanto da guadagnarsi il soprannome dispregiativo di 'Guantanamo afghana'.
Gli ultimi tre detenuti "di Paesi terzi", ovvero né afghani né americani, sono stati consegnati alcuni giorni fa alle autorità di Kabul, ha fatto sapere il Pentagono. Ma è un passaggio di consegne che era già previsto da tempo, alla luce della fine delle operazioni di combattimento Usa e Nato in Afghanistan per la fine dell'anno. L'annuncio, ha precisato l'ambasciata americana a Kabul, non ha nulla a che vedere con la diffusione dell'esplosivo rapporto della Commissione intelligence del Senato Usa sulle torture inflitte dalla Cia a numerosi detenuti nelle carceri segrete gestite dall'Agenzia in alcuni Paesi del mondo, tra cui l'Afghanistan.
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