Il via libera ai droni armati americani dalla base di Sigonella "riguarda solo profili difensivi del personale" ed il loro uso è "di volta in volta discusso ed autorizzato da noi" e ciò è "in coerenza con la strategia italiana che punta al coinvolgimento della popolazione locale nella lotta al terrorismo". Lo ha detto al question time il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
Il ministro ha sottolineato che il raid americano dei giorni scorsi contro terroristi a Sabratha "non ha interessato l'Italia nè logisticamente nè per il sorvolo". Il ministro ha quindi ricordato "le scelte che il Governo ha fatto nella lotta all'Isis: noi fin dall'inizio siamo parte di una coalizione internazionale e sosteniamo con altrettanta determinazione il punto di vista nazionale, che mira al coinvolgimento diretto della popolazione locale nella lotta al terrorismo, fondamentale per la riuscita dell'azione. Lo facciamo - ha aggiunto - in Iraq, d'accordo con il Governo iracheno ed abbiamo lo stesso approccio in Libia". In questo Paese, ha proseguito, "l'Italia è parte attiva del piano per la stabilizzazione, nel pieno rispetto del diritto internazionale e delle direttive Onu. Stiamo coordinando la formazione della forza di sicurezza e stabilizzazione libica che dovrà intervenire quando sarà formato un Governo. Siamo - ha sottolineato - in stretto collegamento con gli alleati per le iniziative antiterrorismo". Quanto a Sigonella, ha concluso Pinotti, "la base è usata fin dagli anni '50 dagli Usa. Più recentemente, quando è stato ucciso l'ambasciatore americano a Bengasi, ci è stato chiesto l'assenso per il rafforzamento in loco dei militari Usa in modo da soddisfare le esigenze di proteggere meglio i loro cittadini in tutta l'area del Nord Africa".