Un fiume umano di colore blu,
un'onda di solidarietà e speranza si è fatta portavoce a Venezia
di un messaggio universale: eliminare ogni forma di violenza
contro le donne. La performance collettiva ha visto oltre 100
persone vestite di blu riunirsi in Campo Santa Maria Formosa in
occasione del trentennale dello Sportello Antiviolenza del
Comune di Venezia per dire di no alla violenza di genere.
L'iniziativa "Un'Onda Umana Contro la Violenza di Genere - A
Human Wave Against Gender Violence", è stata ideata dall'artista
Elena Tagliapietra.
La presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, ha
sottolineato quanto la violenza di genere sia un fenomeno
trasversale che riguarda tutte e tutti senza esclusioni,
rispetto al quale non bisogna mai voltarsi dall'altra parte o
abbassare la guardia. "Fare rete, dare supporto e aiuto
concreto alle donne vittime di violenza - ha detto - agire su
più livelli quali la scuola, la famiglia, le istituzioni e la
società civile attraverso un solido patto educativo, formativo,
sociale e culturale, restano la chiave per far sì che questa
terribile piaga venga arginata il più possibile". "Questo
momento simbolico creato da Elena Tagliapietra rappresenta la
sintesi del nostro messaggio: la comunità unita può fare la
differenza. Attraverso il linguaggio universale dell'arte,
vogliamo coinvolgere la cittadinanza in un gesto collettivo di
riflessione e cambiamento, sottolineando l' importanza di
continuare a lottare per un futuro libero dalla violenza", il
commento del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia. L'evento
non è solo un atto artistico, ma anche un richiamo alla memoria
e all'azione, arricchito dal contributo storico dello scrittore
Alberto Toso Fei i cui racconti sono stati divulgati ai
partecipanti, per scoprire come le donne veneziane del
Cinquecento abbiano gettato le basi per l'emancipazione,
rivendicando il diritto all'istruzione e all'autodeterminazione.
Elena Tagliapietra è già nota per aver coinvolto la cittadinanza
in installazioni artistiche di grande impatto, come quella
realizzata in Piazza San Marco con mille veneziani, dimostrando
come l'arte possa diventare un mezzo potente di partecipazione e
riflessione collettiva.
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