La campanella di inizio di scuola suonerà "regolarmente e puntualmente" anche nelle aree che sono state colpite dal terremoto. Lo promette il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. E infatti è una corsa alle verifiche e ai sopralluoghi per accertarsi sull'agibilità. I sopralluoghi, iniziati già a pochi giorni dal terremoto per verificare prioritariamente l'agibilità delle scuole e consentire di definire un piano degli interventi laddove le strutture non siano agibili, hanno riguardato finora 637 edifici pubblici, di cui 538 plessi scolastici: tra questi ultimi 374, pari a quasi il 70% del totale, sono stati ritenuti agibili, mentre altri tre pur non essendo danneggiati risultano al momento inagibili a causa di un rischio esterno. Intanto diverse scuole della provincia di Macerata sono state dichiarate parzialmente inagibili dopo il sisma del 24 agosto, e in questi giorni sono oggetto di lavori di "somma urgenza" perché possano riaprire al più presto, anche se non il 15 settembre, giorno di inizio dell'anno. Posticipo dell'avvio delle lezioni di qualche giorno in alcune zone del teramano, in Molise, sempre per i danni causati dalla scossa del 24 agosto. Al momento l'apertura dell'anno scolastico è prevista regolare invece proprio nei comuni colpiti di Marche e Umbria. Paradossalmente, come nel caso del Molise o di Macerata, è Rieti, non toccata direttamente dal terremoto, che ha deciso di posticipare l'apertura al 19 in attesa di ottenere i referti di agibilità per tutti gli edifici. Ad Amatrice la prossima settimana saranno inaugurati gli spazi e i moduli per ospitare alunni e studenti. La Protezione civile del Trentino infatti ha allestito i moduli prefabbricati che compongono l'edificio scolastico che ospiterà, in 12 aule, scuola per l'infanzia, elementari e medie. E' questo il primo simbolo della vita che continua nel centro del Lazio che ha contato il maggior numero di vittime. In fase di realizzazione anche una seconda scuola per ospitare il liceo scientifico.