Aeroporti, porti, stazioni, musei, luoghi d'arte, luoghi di aggregazione restano in cima alla lista degli obiettivi sotto osservazione dopo Barcellona. A Roma è stata sensibilizzata la vigilanza dei siti spagnoli e degli autonoleggi, affinché segnalino situazioni anomale; a Milano sono scattati sopralluoghi nelle zone della movida e del centro cittadino. E' sul territorio che si punta a rafforzare le misure di sicurezza. Il giorno dopo l'attacco, il ministro dell'Interno Marco Minniti ha convocato al Viminale una riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa) con i vertici delle forze di polizia, dell'intelligence e i rappresentanti della sicurezza di Spagna a Roma. La sintesi dell'incontro è che in Italia "il livello della minaccia non cambia", ma "l'attenzione rimane altissima". Minniti ha chiesto di tenere elevato il livello di vigilanza, rafforzando le misure di sicurezza sulle zone più a rischio e i luoghi che registrano particolare affluenza e aggregazione di persone: concerti, spettacoli all'aperto, ma anche cerimonie, eventi religiosi e sportivi, fino alle feste patronali e alle sagre. Con la riunione di oggi non sono state disposte misure ex novo: è stato chiesto di effettuare un check-up di quelle già predisposte dopo i precedenti attentati e di procedere a un loro rafforzamento per evitare che il livello di attenzione nel tempo possa attenuarsi. Ministro dell'Interno e Dipartimento di pubblica sicurezza hanno chiesto tramite i prefetti, e di qui, tramite i sindaci, le polizie provinciali e municipali, una griglia delle manifestazioni programmate e una verifica delle direttive già emanate perché ne siano rispettati i contenuti: dalle "aree di rispetto e/o prefiltraggio" per "mirati controlli" sulle persone - prevede la circolare inviata alle prefetture - alla "adozione di impedimenti, anche fisici, all'accesso di veicoli alle aree pedonali", come le barriere new jersey per chiudere le strade.