Via libera dalla Cassazione alla concessione del beneficio della "messa alla prova" - di fatto la sospensione del processo, e niente collocamento in comunità, in cambio dell'impegno a svolgere nel tempo un programma di lavori socialmente utili - in favore degli scafisti minorenni stranieri imputati per pene entro i 4 anni, anche se negano la responsabilità dicendo di averlo fatto per bisogno e non riconoscono l'illegalità delle loro azioni. Così gli ermellini hanno accolto il ricorso di un giovane scafista preso nel 2015.
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