E' costata quasi due milioni di euro alla polizia l'indagine sugli anarchici sospettati di terrorismo e ora imputati a Torino nel processo 'Scripta Manent'.
Il dato, proveniente dal Ministero dell'Interno, è contenuto in un documento prodotto dall'Avvocatura dello Stato (che si è costituita parte civile).
Il processo riguarda 23 persone accusate a vario titolo di
essere nell'orbita dei gruppi Fai-Fri, autori di decine di
azioni a partire dal 2002. Tra gli episodi presi in esame
durante l'inchiesta figurano i plichi esplosivi a Romano Prodi,
Sergio Chiamparino e Sergio Cofferati, le bombe a Torino nel
quartiere della Crocetta nel 2007, l'attentato alla caserma di
Fossano dei carabinieri.
Secondo la nota del Ministero, gli "oneri per le attività
info-investigative" ammontano a 1,191 milioni per la Digos di
Torino (comprese le ore di lavoro straordinario e i costi del
carburante), cui si aggiungono 721 mila euro per la Direzione
centrale Polizia di prevenzione per un totale di 1,912 mila
euro.
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