Ormai è assodato: tutto il mese di
settembre, ma in molti casi anche quello di ottobre, sarà
contrassegnato dalla difficile ricerca di docenti precari. lo
sottolinea l'Anief che ha calcolato che ne mancano all'appello -
tra posti vacanti, in organico di fatto, pensionamenti, cattedre
di sostegno in deroga e restituite dalle mancate immissioni in
ruolo - quasi 200 mila. "Spetterà prevalentemente ai dirigenti
scolastici rintracciare i precari a cui assegnare il posto
libero e siccome le graduatorie risultano spesso esaurite, senza
più candidati, molti saranno costretti a ricorrere alle proposte
fuori graduatorie: le cosiddette MAD, che nello scorso anno
portarono in cattedra già 10 mila precari, e per la gestione
delle quali tutto dipenderà dal spirito organizzativo dei
presidi e delle segreterie, perché il Miur non è andato oltre,
nelle Circolare sulle supplente appena pubblicata, alla
necessità di dare seguito ad un genericissima "procedura
comparativa", spiega l'Anief in una nota.
Per quanto riguarda le classi di concorso più ricercate,
oggi, le situazioni più critiche interessano "medie e superiori,
soprattutto al centro-nord. Oltre a italiano e matematica, c'è
carenza di docenti abilitati anche nelle lingue e in gran parte
delle classi di concorso "tecnico-scientifiche". Anche il
sostegno, è un'altra emergenza, anche al sud". Inoltre, dalle
reti territoriali del sindacato Anief, giungono notizie sulla
mancata copertura di determinati tipi di cattedre: "c'è una
generalizzata mancanza di docenti di sostegno specializzati, di
insegnanti di matematica, soprattutto nella secondaria di primo
grado. L'allarme, da anni scattato al nord, quest'anno potrebbe
farsi sentire anche al centro-sud". "E lo stesso vale, seppure
in modo ridotto, per discipline di prima area, oltre matematica,
come italiano, storia e lingue straniere. Sempre più deserte
vanno, infine, le convocazioni dei posti da assegnare sulle
materie tecniche e tecnico-pratiche, i cosiddetti Itp", conclude
Anief.
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