Parole di conforto alla famiglia, preghiere perché sia fatto silenzio sul suo vissuto, ricordi dei compagni di tifo si susseguono sui social e sugli spalti, tra Varese e provincia, in memoria di Daniele Belardinelli, 39 enne tifoso morto travolto da un suv durante gli scontri prima di Inter-Napoli la sera di Santo Stefano.
La prima a chiedere per lui "pace" è stata sua madre, che con un post su Facebook ha comunicato al mondo dei social il suo stato d'animo "mio figlio è morto da un giorno, nessuno può
avere idea di cosa posso provare, è indescrivibile", inizia lo scritto condiviso poi su decine di pagine di tifoserie italiane.
"Sono la mamma di quel ragazzo che è morto negli scontri tra ultras - ha scritto -, leggo che era un delinquente, i telegiornali e i social lo dicono, ma io sono la madre, quella che l'ha tenuto tra le braccia con amore e visto crescere"."Sono quella che lo sgridava per ogni sbaglio, ma anche quella - ha ricordato - che ha avuto i suoi abbracci e i suoi buongiorno al cellulare". La madre del 39 enne, padre di due figli avuti con la compagna Cristina, leader dei "Blood & Honour", gruppo ultras di Varese gemellato con i gruppi Inter e campione di arti marziali, parla in modo amorevole di Dede:
"Daniele era un figlio affettuoso e un uomo generoso, solare e sorridente e non il figlio che descrivete". "Non lo giustifico - ha premesso - ma vi chiedo da madre di lasciarlo in pace da adesso, che sia ricordato come io lo ricordo fuori dal mondo del calcio, figlio, padre, marito e fratello dolcissimo".