Nelle zone che non sono focolaio del virus "non si giustifica la chiusura delle attività scolastiche". Lo ha detto il premier Conte alla Protezione Civile sottolineando che l'Italia è stata divisa in 3 zone: quelle focolaio, dove valgono le misure restrittive varate, un secondo livello "che si estende alle aree circostanti che presentano episodi da contagio indiretto" e un terzo livello che riguarda il resto d'Italia. E qui "sicuramente non ha ragione di esistere la sospensione si attività scolastiche".
Gite scolastiche, sia i viaggi di istruzione sia le uscite o i progetti di scambio e gemellaggio, sospesi fino al 15 marzo per le scuole "di ogni ordine e grado". Lo prevede il dpcm attuativo del decreto sul Coronavirus firmato ieri sera che coordina le varie ordinanze degli ultimi giorni. Previsto il rimborso per chi ha già pagato i viaggi. Le assenze degli studenti oltre i 5 giorni andranno giustificate con certificato medico. Le scuole chiuse per l'emergenza potranno attivare "modalità di didattica a distanza".
Scuola nel Bolognese sperimenta lezioni web - Lezioni e compiti a casa via web, grazie all'utilizzo di piattaforme informatiche per garantire la didattica anche a scuole chiuse. E' quanto intende sperimentare l'Istituto Comprensivo di Pianoro, comune alle porte di Bologna, in questi giorni di stop forzato a causa del coronavirus. A esserne interessata sarà una platea potenziale di circa 800 alunni, tra elementari e medie, anche se per ora l'adesione dei docenti sarà necessariamente su base volontaria.
Polizia,occhio a fake news come chiusura scuole - "La Polizia di Stato ha segnalato la diffusione sui social media di molti messaggi falsi, le cosiddette fake news, che generano allarme ingiustificato, tra cui quella di una presunta disposizione di chiusura di tutte le scuole d'Italia a causa dell'emergenza coronavirus". Lo rende noto il Viminale. A questo proposito, la Polizia invita i cittadini a "non condividere eventuali messaggi di allarme ricevuti e segnalarli tramite il sito https://www.commissariatodips.it".
"L'Italia, grazie al suo sistema sanitario d'eccellenza e ad una politica sanitaria di massima tutela e rigore, può mandare i suoi cittadini in giro tranquillamente", ha detto il premier sottolineando che questo è "il messaggio che vogliamo mandare all'Unione Europea e al mondo".
"Sarebbe ingiusto che arrivassero limitazioni da parte di stati esteri. Non lo possiamo accettare. I nostro concittadini possono partire sicuri, per loro e per gli altri". Lo ha detto il premier Conte alla Protezione civile.
'emergenza coronavirus "ha un impatto economico immediato e ne avrà un altro differito che ci aspettiamo, ma sono già in fase istruttoria misure di immediato intervento per le comunità colpite". Così il premier Giuseppe Conte alle tv dopo il vertice alla Protezione civile. "Ne approfitteremo, perché l'Italia nelle emergenze dà il meglio, per lanciare, da un'emergenza sanitaria ed economica, una grande terapia d'urto per rilanciare il Paese", ha aggiunto.
Le aziende che producono mascherine e materiale sanitario per fronteggiare il coronavirus devono "privilegiare" il mercato italiano. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte annunciando un'ordinanza della protezione civile sul tema. "Ho visionato la bozza dell'ordinanza per dare indicazioni alle aziende che producono materiale di protezione. Dovranno privilegiare i fabbisogni italiani per l'emergenza nazionale. Stiamo adottando misure straordinarie e urgenti perché la produzione di questi equipaggiamenti vadano a soddisfare le nostre esigenze nazionali".
"L'Italia è un Paese sicuro, in cui si può viaggiare e fare turismo, ci sono solo aree limitatissime con restrizioni; forse è un Paese più sicuro di tanti altri", dice Conte.
"Non dobbiamo ipotizzare in questo momento scenari drammatici, sono fiducioso perché gli esperti dicono che le misure sono efficaci e daranno risultati", ha risposto Conte a chi gli chiedeva se fosse ipotizzabile un rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari per l'emergenza coronavirus.
Polizia,occhio a fake news come chiusura scuole - "La Polizia di Stato ha segnalato la diffusione sui social media di molti messaggi falsi, le cosiddette fake news, che generano allarme ingiustificato, tra cui quella di una presunta disposizione di chiusura di tutte le scuole d'Italia a causa dell'emergenza coronavirus". Lo rende noto il Viminale. A questo proposito, la Polizia invita i cittadini a "non condividere eventuali messaggi di allarme ricevuti e segnalarli tramite il sito https://www.commissariatodips.it".