"Un provvedimento che danneggia
migliaia di attività ristorative, senza però risolvere il
problema dell' aumento dei contagi". Commenta così il
coprifuoco, in Lombardia e in Campania, Lorenzo Ferrari,
amministratore delegato di RistoratoreTop, agenzia che
rappresenta, con la sua community, oltre diecimila ristoratori
in tutta Italia.
"Come categoria - prosegue Ferrari - non comprendiamo
l'utilità di una misura restrittiva che costringe ristoranti e
pizzerie a chiudere la cucina molto prima delle 23 e bar e pub a
rinunciare alla fascia oraria più importante per la
somministrazione di cibo e bevande, come se di giorno, con
lavoratori, studenti, esercenti in circolazione, e con i mezzi
pubblici tendenzialmente pieni, il virus non trovasse terreno
più fertile. Sembra che si voglia chiudere il recinto quando i
buoi sono già scappati. Di notte circolano meno persone e
all'interno dei locali la maggioranza dei ristoratori ha finora
dimostrato, vestendo anche i panni da 'gendarme', di essere in
grado di mantenere e far mantenere le misure basilari di
sicurezza e non abbiamo evidenze scientifiche del fatto che i
contagi aumentino maggiormente in orario notturno piuttosto che
diurno". "Ci saremmo stupiti di meno di fronte ad una chiusura
totale delle attività ristorative - conclude Ferrari - sulla
falsa riga del lockdown della prima ondata di contagi, con i
conseguenti supporti economici".
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