Una presunta frode
milionaria nel settore del commercio delle auto è stata
individuata dalla compagnia di Foligno della guardia di finanza,
nell'ambito dell'operazione "Easy car". Coinvolte due società
mentre sono 31 i soggetti denunciati, a vario titolo. Tra i
reati contestati, truffa aggravata, falsità ideologica e
utilizzo di fatture false per un ammontare di 9 milioni di euro.
Secondo la gdf l'Iva così evasa ammonta a circa 2 milioni di
euro.
Secondo gli investigatori la maxi-truffa era basata
sull'utilizzo di "cartiere" (società di fatto inesistenti, il
cui scopo principale è emettere fatture false al fine di
consentire evasione e frodi fiscali). Le auto, provenienti dalla
Germania, venivano sottoposte a una serie di cessioni fittizie -
ritengono le fiamme gialle - tra le varie 'cartiere', in modo da
rendere più difficile la ricostruzione contabile dei vari
passaggi, per poi essere vendute al consumatore finale "senza
che fosse mai avvenuto il previsto versamento dell'Iva". A
completare il quadro, una serie di false attestazioni,
presentate ai vari uffici della Motorizzazione civile -
riferisce ancora la guardia di finanza -, che servivano a
"mascherare" il ruolo delle varie "società fantasma" e a fare
risultare come già operato il pagamento delle imposte di
cessione.
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