Sono 81.885 le persone controllate nel giorno della Vigilia di Natale - il primo dei dieci giorni 'rossi' previsti dal decreto del 18 dicembre - nell'ambito delle verifiche per il rispetto della normativa anticovid. Le sanzioni sono scattate per 826 persone, mentre altre 7 sono state denunciate per aver violato la quarantena. Sono invece 13.771 le verifiche effettuate sugli esercizi commerciali,14 dei quali sono stati chiusi.
Vanno predisposti "servizi efficaci" che garantiscano la "corretta osservanza" dei divieti previsti dal decreto di Natale: in particolare vanno effettuati "controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino", per prevenire "possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità" e "situazioni di assembramento o di mancato rispetto del distanziamento interpersonale". E' quanto ha scritto il capo di Gabinetto del Viminale Bruno Frattasi nella circolare inviata ai prefetti per la corretta interpretazione delle misure previste dal decreto.
Durante tutto il periodo di Natale, dunque anche nei giorni rossi, i volontari e chi vuole andare a messa o in un luogo di culto potrà spostarsi senza limitazioni. E' quanto precisa la circolare del Viminale inviata ai prefetti e contenente alcuni chiarimenti sul decreto di Natale. Sono sempre "consentiti, senza limiti di orario", si legge infatti nella circolare firmata dal capo di gabinetto Bruno Frattasi, gli spostamenti di chi svolge "attività assistenziali, nell'ambito di un'associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizioni di bisogno o di svantaggio". Quanto alle messe, il documento sottolinea che, "considerato l'arco temporale di vigenza delle misure in esame, corrispondente al periodo natalizio....l'accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite". Unico limite previsto, quello imposto dal coprifuoco