"E' una luce che si
accende in un tunnel finora molto buio ma chiede nello stesso
tempo una grande responsabilità: affinché il vaccino sia davvero
un atto d'amore, come il Papa ha sottolineato, deve essere
disponibile per tutti e in tutti i Paesi". Lo dice mons.
Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la
Vita. Alla domanda se intende vaccinarsi, Paglia ha risposto:
"senza dubbio" ma "nel rispetto dell'ordine dato dalle
autorità". "E' davvero una giornata storica - sottolinea ancora
mons. Paglia - che sottolinea la responsabilità della scienza,
della politica, della morale e della giustizia". In questo senso
"è importante che si rispetti, per evitare conflitti e
confusione, l'ordine che le autorità competenti stabiliscono"
per decidere chi potrà vaccinarsi in via prioritaria. "E' molto
significativa la scelta dell'Europa di intraprendere assieme
questo cammino". La scelta di dare priorità nel vaccino non solo
agli operatori sanitari ma anche ai più anziani "è dentro quella
logica che deve guardare ogni sana politica e vita sociale.
Ripartire dai più deboli perché la società sia più forte e più
umana, oltre ogni logica di mercato".
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