Strade vuote, piazza Duomo
deserta, porte della Cattedrale chiuse. E' una Catania
irriconoscibile per il 4 febbraio, giorno in cui è
tradizionalmente affollatissima da fedeli per la Messa
dell'Aurora che si celebra alle 6 nell'ambito dei festeggiamenti
per Sant'Agata, Patrona della città, la terza festa cattolica
per numero di presenze al mondo. I catanesi, con la Sicilia in
zona arancione, hanno rispettato le ulteriori restrizioni:
divieto di accesso alle zone attigue alla Cattedrale di e
stazionamento in piazza Duomo, disposti con un'apposita
ordinanza dal sindaco Salvo Pogliese. E non ci sono stati devoti
con indosso il tradizionale 'sacco bianco' che solitamente
invadono a centinaia di miglia la città.
In Cattedrale pochissimi presenti ammessi. Tra loro il sindaco
come rappresentante dei catanesi. Il busto-reliquiario dalla
Santa Vergine e Martire è stato spostato dal sacello in cui è
custodito e portato vicino all'altare ed è cominciata la
celebrazione della Messa dell'Aurora. Durante l'omelia
l'arcivescovo Salvatore Gristina ha avuto momenti di forte
commozione. "A causa della pandemia la Cattedrale è vuota e vi
assicuro - ha detto tra l'altro con voce rotta dall'emozione -
che è impressionante per queste assenze che ci dispiace.
Offriamo al Signore questa sofferenza con la speranza che con
l'intercessione di Sant'Agata si possa tornare alla normalità e
ad onorare la nostra Patrona come lei merita e come noi
desideriamo intensamente".
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