Donne vestite di rosso, rosso come
il sangue delle tante donne uccise, vilipese, oltraggiate. Donne
che chiedono al mondo 'respect and love'. Flash mob
#100donnevestitedirosso nel chiostro dell'abbazia di S. Giuliano
a Genova per celebrare la festa internazionale della donna e
ricordare Clara Ceccarelli, la commerciante uccisa dal suo ex
compagno con cento coltellate. L'evento è stato ideato e
organizzato dall'ambasciatrice Unicef regionale Alessia Cotta
Ramusino, con il coordinamento dell'assessorato alla cultura di
Regione Liguria. Durante il flash mob, Ramusino ha cantato
Yallah!, un brano che tratta del tema del femminicidio facendo
emergere un aspetto che vorrebbe scongiurare il perpetrarsi di
questi delitti e soprusi nei confronti delle donne.
Al flash mob hanno preso parte oltre al governatore ligure
Giovanni toti e al sindaco di Genova Marco Bucci, che si sono
uniti alle donne in rosso durante l'esecuzione del brano,
assieme a Ilaria Cavo e Barbara Grosso, assessori regionale e
comunale alla cultura. "E' un momento importante che ha
molteplice valenza, abbiamo voluto ospitare qui un segnale per
dire 'no' alla violenza delle donne dedicato a una nostra
concittadina vittima di un terribile femminicidio avvenuto a
Genova ma anche una grande valenza culturale", ha detto Cavo.
Una riflessione sulla cultura femminile, sullo sport al
femminile e anche un "webinar attraverso il quale grandi
personalità per sensibilizzare le ragazze a iscriversi alle
facoltà scientifiche e dedicarsi alle materie Steam (Scienza e
Tecnologia) che permetteranno loro di trovare un lavoro con
stipendi adeguati; sollecitarle anche a intraprendere quegli
sport tendenzialmente considerati maschili e prendere
consapevolezza delle qualità artistiche e creative per esempio
cantautorale".
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