Claudia Carbonara, la moglie di Walter Biot, il capitano di fregata sorpreso dai Ros a vendere segreti militari ai russi, rivela al Corriere della Sera che suo marito "era veramente in crisi da tempo, aveva paura di non riuscire più a fronteggiare le tante spese che abbiamo. L'economia di casa. A causa del Covid ci siamo impoveriti, lo sa?", dice.
"Mio marito non voleva fottere il Paese, scusate la parola forte. E non l'ha fatto neanche questa volta, ve l'assicuro, ai russi ha dato il minimo che poteva dare. Niente di così compromettente. Perché non è uno stupido, un irresponsabile. Solo che era disperato. Disperato per il futuro nostro e dei figli. E così ha fatto questa cosa...", le parole della donna riportate dal quotidiano Interpellata sullo stipendio fisso di Biot, Carbonara risponde: "Sì tremila euro, ma non bastavano più per mandare avanti una famiglia con 4 figli 4 cani, la casa di Pomezia ancora tutta da pagare, 268mila euro di mutuo, 1.200 al mese. E poi la scuola, l'attività fisica, le palestre dei figli a cui lui non voleva assolutamente che dovessero rinunciare". Poi aggiunge: "Niente vizi, niente lussi, attenzione, solo la vita quotidiana che però a lungo andare fa sentire il suo peso".
Sulla scelta di passare segreti militari ai russi, replica: "Guardi, se solo me ne avesse parlato ne avremmo discusso insieme, avrei provato a dissuaderlo". "Lui per 30 anni c'è sempre stato, ha servito il Paese, Walter si è sempre speso per la patria e lo ribadisco: anche se ha fatto quello che ha fatto sono sicura che avrà pensato bene a non pregiudicare l'interesse nazionale", sostiene la donna.
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