Antonio De Marco, l'omicida reo
confesso dell'arbitro leccese Daniele De Santis e della sua
fidanzata Eleonora Manta, è perfettamente in grado di intendere
e volere nonché capace di stare in giudizio. E' il risultato
della perizia psichiatrica disposta dalla Corte d'assise di
Lecce sullo studente 21enne in Scienze infermieristiche di
Casarano (Lecce) che la sera del 21 settembre 2020, a Lecce,
uccise con brutale premeditazione i due fidanzati colpendoli con
79 coltellate nella loro abitazione di via Montello, solo perché
"erano felici".
Da quanto si apprende il giovane sarebbe affetto da un
disturbo della personalità di tipo narcisistico, ma non tale
inficiare la capacità di intendere e volere, tantomeno la
partecipazione al giudizio. I due periti nominati dalla Corte
d'assise, il dicente della Sapienza Andrea Baldi e il
neuropsichiatria di Casarano Massimo Marra, hanno evidenziato
una "disregolazione degli stati emotivi e comportamentali, una
rabbia narcisistica". I risultati della perizia saranno
esaminati nel corso dell'udienza del processo programmata per il
prossimo 18 maggio nell'aula bunker della Corte d'assise.
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