Da diversi mesi percepivano il
reddito di cittadinanza, ma non ne avevano alcun diritto. La
polizia di Oristano ha denunciato 58 cittadini stranieri, del
nord Africa e dell'Est Europa, e un italiano per "violazione
delle disposizioni in materia di reddito di cittadinanza" e per
"indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato".
Complessivamente avevano percepito oltre 200mila euro. Le
indagini sono partite inizialmente dall'Ufficio stranieri della
Questura oristanese. Gli agenti si sono accorti di alcune
irregolarità nelle documentazioni sul reddito presentate da
alcuni stranieri che chiedevano il permesso di soggiorno.
Verifiche sono scattate all'Inps e in contemporanea la squadra
mobile di Oristano ha svolto le ulteriori indagini che hanno
portato a individuare tre tipologie di irregolarità commesse
dagli stranieri per ottenere il sussidio: mancanza del permesso
di soggiorno di lungo periodo; assenza della carta di soggiorno
per familiari di cittadini dell'Unione Europea e, infine,
mancanza di residenza in Italia da almeno 10 anni. Tre elementi
fondamentali per ottenere il reddito di cittadinanza.
Gli stranieri percepivano cifre variabili, a seconda dei
componenti del nucleo familiare e delle dichiarazioni
rilasciate, che andavano dai 400 ai 1200 euro al mese, uno di
loro era riuscito addirittura ad incassare complessivamente
20mila euro. In alcuni casi il denaro veniva spedito nei Paesi
d'origine mediante il sistema del Money Transfer.
"Essenziale per le indagini - spiegano dalla Questura di
Oristano - è stato il contributo fornito dall'Inps anche al fine
di revocare il beneficio e recuperare le somme indebitamente
percepite, pari a diverse decine di migliaia di euro". Le
indagini condotte dalla squadra mobile non sono ancora concluse.
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