La Squadra Mobile di Agrigento
ha eseguito il fermo, disposto dai pm Gloria Andreoli e Paola
Vetro, di un egiziano di 38 anni che è indiziato di essere lo
"scafista" che ha guidato il 25 gennaio scorso l'imbarcazione
con 287 migranti, provocando la morte per ipotermia di 7 giovani
bengalesi.
L' indagato, la cui posizione verrà sottoposta al vaglio del
gip di Agrigento, dovrà rispondere di favoreggiamento della
immigrazione clandestina e di omicidio colposo plurimo.
I 7 bengalesi furono costretti a viaggiare in condizioni
disumane: 3 vennero trovati morti, sul natante, dai militari
della Guardia di finanza nell'esatto momento in cui
l'imbarcazione fu agganciata, altri 4 morirono prima di
giungere, nonostante i soccorsi, a Lampedusa.
Il "carico umano" , secondo quanto ricorda il procuratore
capo Luigi Patronaggio, era partito dalle coste libiche ed era
stato affidato a "professionisti" egiziani.
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