Autotrasportatori sardi in attesa
dei risultati dell'incontro della Conferenza Stato-Regioni per
valutare un eventuale passo indietro per lo sciopero di lunedì
prossimo con il paventato blocco delle consegne di merci,
soprattutto alimentari e carburanti, che ha scatenato una
psicosi collettiva con l'assalto a market e stazioni di
servizio. Saranno gli stessi lavoratori a stabilire domani in un
incontro a Tramatza se le proposte arrivate nella riunione di
oggi siano da prendere in considerazione in vista di un
eventuale stop alla protesta.
"Noi - spiega all'ANSA uno dei referenti del movimento spontaneo
di autotrasportatori - abbiamo già chiesto le autorizzazione per
la mobilitazione di lunedì. Ma rimaniamo in attesa di sviluppi:
chiaramente ci aspettiamo fatti e non parole".
Per recedere dallo sciopero dalla Conferenza dovrebbero arrivare
delle solide garanzie: "Dal taglio delle accise - spiega Melis -
a un prezzo calmierato del gasolio che ci riporti alla media dei
costi degli ultimi tre quattro anni. Con la situazione attuale è
impossibile andare avanti: per noi, ma anche per le eventuali
ripercussioni che alla fine coinvolgerebbero tutti".
La mobilitazione prevede la presenza dei mezzi pesanti davanti a
porti e nelle zone industriali. Non si tratta di blocchi,
precisano gli autotrasportatori: solo una protesta pacifica.
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