Trenta appartamenti in provincia di Grossetto saranno messi a disposizione dei profughi ucraini dopo essere stati confiscati dalla Sezione misura di prevenzione del Tribunale di Milano ad un imprenditore ritenuto "socialmente pericoloso" per "violazioni di natura fiscale". L'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati ha assegnato quegli immobili alla Prefettura della città toscana per l'emergenza abitativa di coloro che sono scappati dalla guerra in Ucraina.
Il provvedimento di confisca, firmato dai giudici Fabio Roia, Veronica Tallarida e Ilario Pontani e divenuto definitivo, aveva colpito un imprenditore di 76 anni attivo nel settore del commercio di metalli ferrosi. L'uomo era residente in provincia di Monza e Brianza: avrebbe portato avanti, si legge negli atti, evasioni e frodi fiscali in serie "dal 1995 al 2013". Sempre da quanto si apprende negli atti, il 76enne aveva tenuto "un elevato tenore di vita, desumibile dagli acquisti di beni di lusso come una Ferrari ed altre auto costose, che non appare giustificato dalle sole entrate lecite dichiarate".
Le case, per cui è stata disposta l'assegnazione temporanea fino al 31 dicembre, potranno ospitare un centinaio di profughi. Si tratta di appartamenti in gran parte da circa 35 metri quadri e in un caso anche da quasi 100 metri quadri che può ospitare fino a 6 persone.
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