Si sono presentati in 150 a
Predappio, la cittadina sull'Appennino forlivese dove nacque
Benito Mussolini, per celebrare il 77/o anniversario della morte
del Duce avvenuta il 28 aprile del 1945. La manifestazione,
organizzata dalla sezione di Ravenna dell'Associazione Nazionale
Arditi d'Italia-Anai, ha visto i nostalgici sfilare in corteo -
senza alcun problema di ordine pubblico e guardati dal servizio
d'ordine privato dell'associazione e dalle forze dell'ordine -
da Piazza Sant'Antonio al vicino cimitero di San Cassiano dove
si sono tenuti i discorsi commemorativi, prima della visita
alla Cripta di famiglia che ospita i resti di Mussolini e una
messa in suffragio. Presenti Orsola e Vittoria Mussolini, nipoti
di Vittorio Mussolini, primogenito della guida del Fascismo.
A prendere la parola - prima di recarsi alla Cripta e alla
messa di suffragio - l'organizzatore della commemorazione,
Mirco Santarelli, degli Arditi di Faenza che ha invitato i
partecipanti al corteo a non fare il saluto romano e a mettersi,
invece, la mano sul cuore. Nel suo intervento, tra le altre
cose, Santarelli ha ricordato la 'Battaglia del Grano' condotta
da Mussolini mentre "adesso si compra il grano dall'Ucraina" e
la dipendenza energetica da altri Paesi "mentre Mussolini ci
aveva dato un Impero" e con il "petrolio della Libia" sarebbe
stata l'Italia a esportare energia.
Oltre alla manifestazione per le vie di Predappio, ieri, nel
comune del Forlivese, è stata inaugurata la mostra 'O Roma, o
morte. Un secolo dalla marcia', che nei giorni scorsi ha
suscitato numerose discussioni. Organizzata dalla fondazione
'Memoria Predappio', in occasione del centenario dell'evento che
portò Benito Mussolini al potere, si tiene in un ristorante e
sarà aperta fino al 5 novembre.
A 'Villa Mussolini' a Carpena, frazione di Forlì, è aperta,
invece , la mostra intitolata 'Arnaldo Mussolini, fratello di
Benito'.
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