"Le nostra vite non sono
un'opinione". Così recita la campagna 'Dà voce al rispetto' in
occasione dell'inizio del Pride Month 2022, con un chiaro
riferimento al tema sempre caldo della legge contro
l'omolesbobitransfobia, la misogina e l'abilismo, ferma in
Senato dopo la ripresentazione di Aprile rinviata a dopo le
amministrative.
"Giugno è il mese dei Pride e noi scendiamo nelle piazze donando
al mondo i colori che celebrano la libertà di vivere e di amare
senza ingerenze ideologiche, moralistiche o religiose",
affermano gli organizzatori.
La campagna si rivolge a tutte le identità, le lotte e i
movimenti che scenderanno in piazza nel mese di giugno: le
persone Lgbtiq, la società civile, i movimenti per le donne, le
famiglie di ogni genere, le performance artistiche, i genitori e
le realtà che si battono per la salute e l'educazione sessuale e
affettiva.
"Una legge contro l'odio omotransfobico - proseguono i
promotori - manca ancora in Italia, insieme a molte altre
garanzie di uguaglianza negli ambiti della famiglia, della
genitorialità, della scuola, della salute. Ricordiamo ancora una
volta che nel nostro ordinamento l'identità di genere è
strutturalmente presente, dalle sentenze dalla Corte di
Cassazione fino al codice della strada. Solo la disinformazione
e l'ipocrisia della destra italiana fa sì che le nostre vite
vengano ignorate e trattate come un'opinione. I pride di
quest'anno saranno un evento dell'intera cittadinanza e
rappresenteranno un Paese diverso dalla nostra classe politica".
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