"Lo stato di emergenza" a causa
della siccità "è un atto del Governo e si farà quando avremo le
idee chiare sulle misure" da adottare. Lo ha precisato il Capo
della Protezione civile, Fabrizio Curcio, parlando con i media
locali a margine di un incontro alla sede dell'Ogs a Sgonico
(Trieste).
"Stiamo lavorando con le Regioni e le amministrazioni
centrali - ha ricordato Curcio - per definire i requisiti per
un'eventuale stato di emergenza. Ma il tema non è la sua
attivazione", piuttosto "le misure che si possono prendere in
queste situazioni. Si sta lavorando sull'analisi delle puntuali
risposte eventualmente da dare e su qualcosa di più strutturale,
che va al di là del sistema di protezione civile".
Parlando di razionamento dell'acqua, Curcio ha precisato che
in alcuni bacini, in alcuni acquedotti "l'acqua non è garantita
tutto il giorno e già si sta già facendo un po' di razionamento,
non è una novità. Sono settimane che in qualche caso qualche
acquedotto non è in grado di fornire acqua con continuità".
Mentre per quanto riguarda gli incendi, "i dati di questa prima
parte di stagione sono preoccupanti. Abbiamo avuto una stagione
invernale soprattutto nel nord Italia particolarmente
impegnativa, la più impegnativa dal 2012. Negli ultimi 10 giorni
abbiamo avuto più di 100 interventi, nel 2021 erano più o meno
80, due anni fa 30. E' un indicatore. Ci aspetta - ha concluso -
una stagione complicata".
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